Individuo,  Psicoterapia

Cos’è la psicoterapia?

La psicoterapia ha luogo là dove si sovrappongono due aree di gioco, quella del paziente e quella del terapeuta. La psicoterapia ha a che fare con due persone che giocano insieme. 

(D.W. Winnicott)

Qualsiasi sia il disagio psicologico di cui una persona soffre, la sua risoluzione viene proposta dallo psicologo e concordata con il suo paziente, non imposta, come molti credono. 

(C. Steri)

La più grande scoperta della mia generazione è che gli esseri umani possono cambiare le loro vite cambiando le abitudini mentali.

(W. James)

La psicoterapia cura i disturbi psicopatologici di diversa entità: da un disagio psicologico o un disadattamento ad una sintomatologia grave.

I sintomi psicologici che si manifestano e che la psicoterapia affronta sono moltissimi e si organizzano sotto forma di disturbi psicopatologici riconoscibili. Tale terapia è richiesta quando l’individuo, la coppia o la famiglia chiedono allo psicoterapeuta di risolvere problematiche relative alla sfera emozionale, comportamentale, cognitiva.

Lo psicoterapeuta si avvale di conoscenze teoriche che riguardano il funzionamento psicologico dell’essere umano, le quali si basano su ricerche validate negli anni nel campo della psicologia volte ad indagare i sintomi psicologici.

Quando ricorrere alla psicoterapia?

Quando l’individuo avverte un malessere psicologico che invade buona parte della giornata, che rende difficili le relazioni, che non permette di procedere in avanti, che procura disagio al punto da modificare la propria vita.

Il disagio psicologico è trasformativo, ovvero modifica gli stili di pensiero e i comportamenti delle persone.

La psicoterapia aiuta l’individuo a gestire il malessere, a capire da dove deriva e come lo si può combattere. E’ un percorso a volte doloroso per chi lo affronta, alla ricerca dell’intarsio che ha causato sofferenze e/o traumi. E’ anche un percorso di scoperta delle proprie risorse, di acquisizione di nuovi processi, nuovi strumenti e nuove abilità. La psicoterapia è per tutti, non vi sono persone che nel corso della loro vita sono rimaste indenni agli eventi imprevisti, agli ostacoli, alle sofferenze. La psicoterapia coglie i sintomi psicologici per attribuirgli un significato.

Vi sono persone che apparentemente riescono meglio nella gestione delle proprie emozioni, nell’organizzazione ma nessuno rimane indenne, uno o più frammenti ce li portiamo dietro ma soprattutto dentro.

Una barriera tra noi

Ad oggi nel 2020, vi sono ancora numerose barriere rispetto l’accesso alla cura psicologica eppure la società in cui viviamo e lavoriamo nutre alte aspettative e richiede prestazioni sempre ottimali.

Oggi, che la psicologia è entrata a far parte delle nostre vite in misura sempre maggiore, non abbandoniamo tuttavia la reticenza alla cura. Secondo i sondaggi 1 italiano su 2 dichiara l’intenzione di contattare uno psicologo ma di rimandare puntualmente per l’insorgenza di altri fattori che, quindi, fanno scalare l’aspetto psicologico ad un livello inferiore.

Ed è così, la salute psicologica non è vista nella stessa misura della salute fisica. Questa rimane una grande barriera, una negazione alla possibilità di stare bene con se stessi e/o di migliorarsi.

Contattare lo psicologo o lo psicoterapeuta è un gesto di amore verso di sé. Devono funzionare alcune cose prima di iniziare un percorso, è necessario comprendere bene la richiesta del paziente: in alcuni casi un collega o un altro professionista risultano più adeguati alle esigenze del paziente. Inoltre, è fondamentale si instauri quella che in gergo tecnico viene definita “alleanza terapeutica“, ossia una buona intesa tra terapeuta e paziente.

Perciò contattare lo psicologo non equivale necessariamente a dire “inizio la psicoterapia“, sarebbe più opportuno affermare “vado a conoscere lo psicoterapeuta“.

E come all’inizio di ogni conoscenza ci vuole coraggio per buttarsi!

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